La marea è un fenomeno periodico in cui grandi masse d'acqua ogni 6 ore circa, si innalzano o si abbassano. Da solo questo fenomeno basta a farci capire che le condizioni di variabilità si ripercuotono inevitabilmente nell'azione di pesca. Immaginiamo ora di pescare nel momento di culmine di marea, quindi con corrente lentissima, un artificiale lento è sicuramente l'asso nella manica ed è questo il momento perfetto di montare una totanara EMERALDAS RATTLE R. Vediamo schematicamente perchè utilizzarla. Meglio se usata in acque poco profonde 4 o 5 mt perchè affonda lentamente a testa in giù in caduta libera. Ci mette 6 secondi per fare un metro e scende con un movimento adescante e visibilissimo. Una preda facile e prelibata prima per i calamari che cacciano in superficie soprattutto nelle notti di luna piena e poi per le seppie che pattugliano i fondali. Il richiamo attiva un rattle il cui suono prodotto da 6 sfere di vetro funge da richiamo per i predatori più lontani. Le colorazioni di queste esche totanare sono sicuramente originali e interessanti nella pesca diurna ed efficaci nel cambio di luminosità. Si sono dimostrati efficaci anche nella pesca notturna specialmente nelle notti di luna piena o nei porti o pontili illuminati dalle luci artificiali dei lampioni. La serie Rattle si compone di tre modelli: una serie base RATTLE, una RATTLE R (Reflect) con un affondamento veloce ed una colorazione riflettente ed infine la RATTLE S (Show) caratterizzato da una discesa molto lenta pensata per consentire all'artificiale di ''mettersi in mostra''. Le caratteristiche tecniche dell'EMERALDAS RATTLE R sono: Misura #3.5 peso 19.5 gr 1 mt ogni 2,75 sec e Misura #3.0 peso 13 gr 1 mt ogni 3,25 sec. Segnaliamo inoltre le seguenti caratteristiche: - Occhi riflettenti 3D che attraggono irresistibilmente i cefalopodi. - Colori cromaticamente innovativi adatti alla pesca diurna e notturna - Cestello super-affilato e anti corrosione. - Rattle studiato per situazioni di scarsa visibilità, composto da 6 sfere di vetro montate nella parte superiore dell'esca che creano in acqua un fruscio particolarissimo come di un pesce ferito o di un gambero in difficoltà che muove velocemente le appendici dell'addome.
